
Verificare se si ha diritto a crediti fiscali non riscossi è una pratica fondamentale per chiunque gestisca un’attività d’impresa o lavori nel settore degli affari. I crediti fiscali rappresentano somme che possono essere recuperate dal fisco a seguito di pagamenti in eccesso, detrazioni non richieste o agevolazioni non utilizzate. Spesso, per mancanza di informazioni o per la complessità della normativa, molte aziende e professionisti non riscuotono quanto dovuto, perdendo così opportunità di risparmio e liquidità. In questo articolo vedremo come identificare i crediti fiscali non riscossi, quali strumenti utilizzare per la verifica e come procedere per ottenerli.
Che cosa sono i crediti fiscali non riscossi
I crediti fiscali non riscossi sono somme che spettano a contribuenti, imprese o professionisti nei confronti dell’Agenzia delle Entrate o di altri enti fiscali, ma che non sono ancora state incassate. Possono derivare da diversi fattori, come pagamenti in eccesso di imposte, detrazioni fiscali non richieste, crediti IVA, bonus e agevolazioni fiscali non utilizzate. Spesso questi crediti restano inutilizzati per mancanza di consapevolezza, errori nella compilazione delle dichiarazioni o semplice dimenticanza.
Un esempio tipico è il credito IVA maturato a seguito di un saldo a credito nella dichiarazione annuale, oppure il credito d’imposta per investimenti in ricerca e sviluppo, formazione o digitalizzazione. Anche le detrazioni per spese di ristrutturazione, efficientamento energetico o assunzioni di personale possono generare crediti fiscali.
Non riscuotere questi crediti significa lasciare risorse finanziarie nelle mani dello Stato, riducendo la liquidità aziendale e la competitività. È quindi importante monitorare costantemente la propria posizione fiscale e recuperare quanto dovuto.
Come individuare i crediti fiscali spettanti
Il primo passo per verificare se si ha diritto a crediti fiscali non riscossi è analizzare la propria posizione fiscale. Questo può essere fatto attraverso diversi strumenti e procedure. Innanzitutto, è consigliabile consultare il proprio cassetto fiscale, disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate, dove sono riportati tutti i crediti risultanti dalle dichiarazioni e dai versamenti effettuati.
Nel cassetto fiscale si possono trovare informazioni su:
– Crediti IVA risultanti dalle dichiarazioni periodiche e annuali
– Crediti IRPEF, IRES o IRAP derivanti da pagamenti in eccesso o acconti superiori al dovuto
– Crediti d’imposta per investimenti, assunzioni, formazione, digitalizzazione, ricerca e sviluppo
– Bonus fiscali e detrazioni non utilizzate
Strumenti e procedure per la verifica dei crediti fiscali
Oltre al cassetto fiscale, esistono altri strumenti utili per verificare la presenza di crediti fiscali non riscossi. Uno di questi è il modello F24, attraverso cui si possono compensare i crediti con debiti fiscali futuri. È importante controllare i codici tributo utilizzati e verificare se vi sono eccedenze riportate negli anni precedenti.
Un altro strumento è la dichiarazione dei redditi, sia per le persone fisiche che per le società. Analizzando le dichiarazioni presentate negli anni precedenti, si possono individuare eventuali crediti rimasti inutilizzati o riportati a nuovo. In alcuni casi, è possibile presentare dichiarazioni integrative per correggere errori o omissioni che hanno impedito il riconoscimento del credito.
Infine, è utile consultare il proprio commercialista o consulente fiscale, che può effettuare una revisione approfondita della posizione fiscale e individuare eventuali crediti spettanti non ancora riscossi.
Come richiedere e riscuotere i crediti fiscali
Una volta individuati i crediti fiscali spettanti, è necessario seguire la procedura corretta per richiederli e riscuoterli. In molti casi, i crediti possono essere utilizzati in compensazione tramite modello F24, riducendo così il debito fiscale futuro. In alternativa, è possibile presentare istanza di rimborso all’Agenzia delle Entrate, che provvederà a liquidare le somme dovute entro i termini previsti dalla legge.
Per i crediti d’imposta e i bonus fiscali, spesso è richiesta la presentazione di specifiche comunicazioni o istanze tramite i portali telematici dell’Agenzia delle Entrate. È fondamentale rispettare le scadenze e conservare tutta la documentazione giustificativa, in quanto il fisco può effettuare controlli e richiedere chiarimenti.
In caso di crediti non riconosciuti o contestati, è possibile presentare ricorso o avvalersi degli strumenti di autotutela previsti dalla normativa. È sempre consigliabile agire tempestivamente, in quanto molti crediti fiscali sono soggetti a prescrizione e potrebbero andare persi se non richiesti entro i termini previsti.