Piselli bio: il metodo facile per coltivarli senza chimica

Coltivare piselli biologici è una scelta che fa bene alla salute e all’ambiente perché consente di ottenere un prodotto privo di residui chimici e dall’ottimo profilo nutrizionale. Questa pratica è accessibile anche per chi fa il semplice orto domestico e si basa su metodi naturali che rispettano l’ambiente e favoriscono la biodiversità.

Preparare il terreno e la semina

La coltivazione di piselli bio inizia con la preparazione del terreno che deve essere accurata. Si effettua una vangatura profonda di circa 20-30 centimetri per favorire l’aerazione del terreno e migliorare il drenaggio. In questa fase occorre anche incorporare compost maturo o letame ben decomposto per arricchire il terreno di nutrienti.

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Fornire il suolo di sostanza organica, infatti, consente di evitare l’uso di fertilizzanti chimici. I piselli prediligono un terreno con pH compreso tra 5,5 e 7 e ben drenato per evitare ristagni idrici. La semina si effettua in campo aperto all’inizio della primavera. I semi vanno interrati a una profondità di 5-7 centimetri.

La distanza tra le piante deve essere di 10 centimetri disposti in filari che siano distanti tra loro 40-60 centimetri, a seconda della varietà coltivata. Quest’ultima deve adattarsi bene alle condizioni climatiche locali, scegliendo le varietà a semi liscio per i climi freddi e la varietà a seme rugoso per i climi più miti. I piselli rampicanti necessitano di supporti per la crescita.

Le cure per i piselli bio

Per avere piselli bio che crescano in modo sano e rigoglioso bisogna partire dall’irrigazione che deve essere regolare soprattutto durante la fioritura e la fase di formazione dei baccelli. Bisogna però evitare i ristagni idrici che causano marciumi alle radici e malattie fungine. Se la primavera è piovosa, ridurre o sospendere le irrigazioni.

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Per i piselli bio è importante l’eliminazione delle erbe infestanti perché competono per la luce, acqua e nutrienti. Nell’agricoltura biologica si ricorre a metodi di eliminazione manuale per evitare il ricorso a prodotti chimici. Anche la pacciamatura, realizzata con materiali organici, è utile perché riduce la crescita delle erbe infestanti in modo naturale.

La concimazione deve essere effettuata con prodotti organici e naturali evitando l’utilizzo di fertilizzanti chimici. Essendo leguminose, i piselli sono capaci di fissare l’azoto tramite i batteri presenti nelle loro radici, riducendo la necessità di apportare azoto. Invece il fosforo e il potassio devono essere aggiunti al terreno con l’aggiunta di compost.

Le difese naturali

La coltivazione dei piselli bio prevede l’applicazione di strategie preventive e il ricorso a metodi naturali per la difesa da malattie e parassiti. Ad esempio, attraverso una corretta rotazione delle colture e una buona aerazione delle piante. In caso di infestazioni si possono utilizzare trattamenti a base di estratti vegetali o prodotti ammessi nell’agricoltura biologica.

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Tra i principali parassiti che colpiscono i piselli ci sono gli afidi, tripidi e bruchi che possono causare danni alle foglie ai fiori e ai baccelli. Si possono utilizzare insetti utili come le coccinelle per controllare in modo naturale e biologico questi parassiti e ridurre la loro presenza. Si può anche fare ricorso alle trappole.

Per prevenire le malattie fungine, invece, occorre fare attenzione a evitare gli eccessi di umidità e i ristagli d’acqua e a garantire una buona circolazione dell’aria della pianta. Si possono tuttavia impiegare trattamenti a base di rame o zolfo che sono ammessi nell’agricoltura biologica. In caso di sintomi sospetti, l’intervento tempestivo è la migliore strategia.

Raccolta e conservazione

La raccolta dei piselli bio deve essere effettuata dal momento in cui i baccelli hanno raggiunto un’adeguata maturazione e grandezza, con semi ben sviluppati ma teneri. Raccogliere i piselli al momento giusto consente di avere un prodotto di qualità e stimola la pianta a produrre nuovi baccelli. La raccolta deve essere effettuata nelle ore più fresche.

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Dopo la raccolta, i piselli bio possono essere consumati freschi oppure possono essere conservati per un uso successivo. Per conservarli, si possono congelare, essiccare oppure inscatolare a seconda delle preferenze personali e della disponibilità di prodotto, badando sempre a garantire la sicurezza alimentare e il mantenimento delle proprietà organolettiche dei piselli bio.

Per concludere, la coltivazione dei piselli bio è una scelta che contribuisce a un tema così importante come la sostenibilità ambientale e un’agricoltura che sia rispettosa per l’ecosistema. Ma ha anche importanti risvolti per la salute perché questi metodi consentono di avere un prodotto genuino e senza residui di sostanze chimiche.

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