
Tra i legumi, le taccole sono di certo tra i più sani e gustosi, ma anche versatili. Simili ai piselli, si consumano però, a differenza di questi, con tutto il loro baccello. Per questo, vengono spesso chiamati anche “fagioli mangia tutto” o “piattoni” per la caratteristica forma. Nell’orto casalingo, si coltivano facilmente.
Il marciume radicale
Si tratta di una malattia che affligge molte tipologie di legumi e ovviamente non fanno eccezione le taccole. Si manifesta specialmente se il terreno non è ben drenato e l’umidità consente il proliferare di questa patologia funginea. Il fatto che abbia origine sotto terra, non consente di individuarla facilmente o in modo repentino.

Se si nota che la pianta di taccole stenta a crescere o mostra segni evidenti di sofferenza, potrebbe trattarsi di marciume radicale. Lo stesso dicasi per delle foglie che sono evidentemente afflitte da funghi. Se è vero che la prevenzione è sempre il gesto migliore, si può comunque intervenire in maniera tempestiva.
Il trattamento che evita di marcire all’intera pianta prevede l’uso di rame e zolfo, ma è complesso individuare le parti malate e distinguerle da quelle sane, visto che è nel terreno che si svolge la maggior parte dell’infezione. Partire da una terra ben drenata e non pesante o argillosa sarebbe auspicabile.
Terreno e cura
Oltre a evitare che il fungo si diffonda all’intera pianta, eliminando il più possibile le parti infette, si può prevenire il marciume radicale offrendo quindi già in partenza un terreno ben arieggiato e drenante, che consenta all’acqua di defluire agevolmente senza creare dannosi ristagni che farebbero poi proliferare i funghi.

La semina delle taccole, così come anche dei piselli, loro parenti stretti, avviene in metà marzo. La profondità ideale è di almeno 5 cm nella terra e con spazio tra uno e l’altro di circa 3 cm. Le piante, in crescita, formeranno delle file che dovranno essere distanziate perlomeno di 40 cm.
Far arrampicare correttamente le taccole consentirà loro di crescere al meglio e di svilupparsi con tutto il loro potenziale. Anche se l’umidità può far marcire le piantine, l’innaffiatura dovrà essere regolare e anche una pacciamatura del terreno con fieno e altri elementi naturali contribuirà a mantenere un buon equilibrio di temperatura.
Gesti di prevenzione
Il terreno va sempre mantenuto un po’ umido, perché le taccole temono molto la siccità e il caldo estremo. Anche le erbacce possono contribuire a soffocare le taccole, contribuendo al proliferare di marciume lanoso, quindi il terreno intorno a loro va mantenuto anche il più pulito possibile. E poi ci sono insetti e parassiti.

Gli afidi sono tra i predatori più nocivi, e in realtà hanno degli insetti antagonisti come le coccinelle che possono contrastarli. Esistono anche spray specifici e biologici che possono essere spruzzati sulle piante senza rischi né per queste, né per l’ecosistema. Ovviamente, andrebbero sempre evitati i prodotti chimici che sono più aggressivi e dannosi.
Innaffiare la pianta, in generale, è un’altra operazione da fare con estrema attenzione, perché non vanno bagnate le foglie. Se cresce a una temperatura che varia tra i 10 e i 20 gradi, la pianta sarà sana e potrà essere raccolta quando il baccello si presenterà ancora in parte tenero.
Taccole in cucina
Saltate in padella, le taccole sono un ottimo contorno ricco di fibre e acqua, ma naturalmente povero di grassi. L’apporto calorico è minimo, per cui si possono consumare senza troppi problemi anche nei regimi dietetici più ristretti. Trattandosi di legumi, forniscono anche una buona dose di proteine vegetali, alternativa a quelle animali.

Per conferire aromi maggiori, si possono cucinare con pomodoro e aglio, quasi fossero un piatto di pasta. Insieme a pomodorini e tonno, invece, rappresentano un condimento per la vera pasta e sono quindi un piatto completo e bilanciato. Si possono inoltre inserire in molteplici altre ricette, previa bollitura o cottura in padella.
Nei secondi piatti sono un buon completamento per gamberi e asparagi insieme, mentre nell’arrosto diventano ingrediente essenziale assieme a curry e anacardi per sapori più speziati e orientali. Nell’insalata di pollo, infine, donano una nota verde e deliziosa, magari con aggiunta di avocado e un buon giro di olio EVO.