Dal 29 aprile 2025 il tuo conto può essere bloccato: come evitare la nuova trappola bancaria

Esistono diversi motivi per cui un conto corrente bancario possa subire il blocco da parte dalla tua banca di riferimento da un momento all’altro. Questo spesso è segnalato da avvisi che precedono altamente quello che sta per avvenire ma è chiaro che bisogna capire come gestire la cosa per non trovarsi senza i propri risparmi disponibili.

Le principali cause che portano al blocco del conto

Nell’ultimo periodo una cosa che sicuramente si sta mettendo in piedi e che sta diventando sempre più frequente è il maggiore controllo dal punto di vista della gestione dei conti corrente, che non sono più lasciati alla mercé della gestione non controllata e soprattutto non destinata all’uso improprio fatto fino a un determinato momento.

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Succede quindi che per una serie di ragioni tra loro molto diverse e disparate, ti possa trovare a fare i conti con un conto scoperto, con numerosi debiti non sanati e quindi scoperti, e sopratutto che ti sei trovato a violare tutte le normative, come quella dell’anti-riciclaggio, che risulta anche quella più controllata.

Ovviamente considera che un conto corrente potrebbe essere bloccato in seguito al decesso dell’intestatario, per evitare che qualcuno possa impossessarsi del contenuto prima di determinare tutte le carte della successione e designare i legittimi eredi. Questo è un aspetto che non si può bypassare, anzi risulta un caso molto frequente.

Cosa succede nel 2025

Quello che sta accadendo proprio a ridosso di questo fine aprile è esattamente ciò che tutti stavamo aspettando, perché si stanno presentando tutti i punti fermi di un inasprimento della normativa, rivolta a porre dei limiti per quanto riguarda la pignorabilità su pensioni ma anche su stipendi. Ecco cosa c’è di nuovo che è meglio sapere.

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Se ti trovi quindi in una condizione per cui non hai pagato dei debiti e adesso l’Agenzia delle Entrate vuole che tu paghi tutti i tuoi debiti, se non puoi o decidi a tue spese di non farlo, l’Ente agisce andando a bloccare il conto corrente e quindi pignorando stipendi e pensioni.

Ciò significa che, per esempio, se ti trovi sotto una soglia di stipendio (o pensione) di 2.500 euro, quello che ti può venire pignorato è al massimo il 10%, se arrivi a 5.000 euro, il pignoramento raggiunge il 14,3% e così oltre i 5.000 euro, il pignorabile è fino al 20%.

Come evitare e risolvere un blocco del conto corrente

Intanto, sicuramente quello che puoi fare è evitare di trovarti in questi guai, cercando di metterti sempre al pari con i debiti che hai con lo Stato, onde evitare che tu possa incorrere in sanzioni come quelle appena descritte più sopra. Alla fine, ne vale anche della tua serenità economica ma anche della tua coscienza.

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In caso di blocco, comunque, sappi che la soluzione è cercare di controllare anche che il conto corrente sia sempre stabile, che sia monitorare costantemente e che tu sappia anche regolarti con la conservazione delle documentazione relativa ad ogni operazione significativa, affinché sia sempre tutto riconducibile a un dato di fatto.

In ogni caso, ricordati che nel caso tu ti accorga di avere il conto corrente bloccato, devi contattare subito la banca, perché pure trattarsi di un errore, ma che va comunque risolto nell’immediato. Ma se si tratta di un pignoramento ci sono dei tempi che è necessario rispettare al fine che il blocco si disattivi.

Ecco come comportarsi

Sicuramente, tieni presente che c’è un forte problema da fronteggiare ed è l’azione legale a cui andrai incontro. E’ chiaro che se si tratta di un blocco del conto corrente per via del pignoramento, la cosa va gestita in modo chiaro e immediato, cercando di farsi guidare da un avvocato che si occupa di diritto bancario o tributario.

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Infine, ricordati anche che il pignoramento ha durate differenti: va da 3 a 6 mesi, a seconda dei tempi dati dal tribunale, ma se è un blocco dovuto alla successione, tutto dipende dalla complessità della situazione, per cui si va da 1 mese fino ad arrivare anche ad un anno di tempo.

Negli ultimi anni si sta assistendo a una serie di trasformazioni, volte quasi sempre a migliorare il nostro rapporto con il modo di gestire le finanze, ma anche per avere maggiori consapevolezze e quindi anche maggiori sicurezze. Perché, è bene ricordarlo, l’inasprimento delle regole è determinato dal fatto che spesso vengono continuamente infrante.

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